Militò nella 63.a brigata Bolero Garibaldi.
Dopo la battaglia di Casteldebole (Bologna), le SS tedesche iniziarono la rappresaglia contro civili e partigiani.
Venne falcidiato il 30.10.1944 da una raffica di mitraglia sparatagli a bruciapelo sul greto del fiume Reno, mentre cercava rifugio dallʼincursione aerea.
Il 31.10.1944 alle ore 8 le SS tedesche, ritornate per proseguire nel rastrellamento, trovata la sua salma nella casa, la cosparsero di petrolio e la incendiarono.
Riconosciuto partigiano.